Memoria di p. Antonio Caprioli

“Beato quel religioso che non ha giocondità e letizia se non nelle santissime parole e opere del Signore, e mediante queste, conduce gli uomini all’amore di Dio con gaudio e letizia”.

Sono le parole di San Francesco che sono state dedicate alla memoria di p. Antonio Caprioli scomparso da tre mesi e ricordato nella Santa Messa delle 11.30 di Domenica 7 Ottobre alla presenza dei suoi famigliari a tre mesi esatti dal suo funerale ivi celebrato. (foto)

Nato a Calcariola di Cittaducale (Rieti) il 14 giugno del 1926 (il giorno dopo Sant’Antonio) gli viene dato per devozione il nome del Santo di Padova. Fu nel dopoguerra, nel giugno di un anno imprecisato, che p. Antonio iniziò il suo percorso vocazionale.

Viene inizialmente introdotto dal frate conventuale reatino padre Vincenzo Scipioni, il quale lo istruisce all’arte musicale del canto e dell’organo. Viene poi il noviziato a Piglio sotto l’ala del venerabile padre Quirico Pignalberi, cofondatore della Milizia dell’Immacolata di san Massimiliano Kolbe; p. Quirico lo condurrà ai voti emessi l’11 Maggio del 1961.

Diviene presbitero il 13 Marzo del 1965.

Sarà parroco a Lisciano e sul Terminillo, a Città di Castello e a Terni ma è a Cattolica (dove è anche Cappellano dell’Ospedale) e Gabicce, che p. Antonio svolgerà il suo ministero per la maggior parte della sua esistenza come vicario, ovvero per oltre quarant’anni.

Proveniente dal convento San Francesco di Città di Castello p. Antonio si trasferisce a Terni presso la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore per gli ultimi due anni della sua esistenza terrena.

Nell’ultimo periodo, difficile, tormentato dalla malattia, era facile incontrarlo in giro, in una strada qualsiasi con la corona del Rosario in una mano; infine con un bastone nell’altra. Nel suo volto si coglieva il malessere fisico, la rassegnazione, ma nello sguardo, più di prima, la semplicità e l’umiltà del francescano antoniano, la tenerezza nella sua nobile forma.

Muore il 5 Luglio del 2018; oggi padre Antonio Caprioli riposa nel piccolo cimitero di Calcariola di Cittaducale insieme ai suoi genitori.